Una sala deve avere una distribuzione del suono uniforme e di sufficiente intensità [dB - decibel]
Riportiamo di seguito qualche esempio:
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La voce umana, in una normale conversazione, a 1m dall'oratore raggiunge circa 50dB
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La voce umana, ad alto volume, a 1m dall'oratore raggiunge circa 60dB
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Un sussurro a 1m da chi lo emette è di circa 30dB
Ad ogni raddoppio della distanza dall'oratore si ha una diminuzione di 6dB
Per riuscire ad avere una distribuzione del suono uniforme e di sufficiente intensità in tutte le zone della sala, la componente del suono diretto deve essere rinforzata mediante pannellature riflettenti disposte variamente sul soffitto o appese al di sopra degli esecutori. Indicativamente in una sala la distanza massima accettabile tra chi parla e chi ascolta è di circa 30m utilizzando pannelli acustico-riflettenti. Per sistanze superiori è necessario inserire dei sistemi elettroacustici di amplificazione.
SOLO quando la sala raggiunge dimensioni elevate si devono utilizzare sistemi elettroacustici di amplificazione che comunque alterano sempre la qualità del suono.
Nella tabella sottostante sono riportati i valori massimi di volume all'interno del quale è possibile garantire una buona qualità acustica (in un luogo chiuso), con pannelli acustico-riflettenti, senza dover utilizzare altri sistemi di amplificazione sonora, che rischiano SPESSO di alterare il suono.
Coefficiente di riflessione
Il coefficiente di riflessione di un materiale indica il rapporto tra l'energia acustica riflessa e quella ricevuta.
La tabella seguente mostra alcuni tipici coefficienti di riflessione riguardo a diversi tipi di materiale.
La riflessione speculare avviene se:
1° la superficie è di grandi dimensioni rispetto alla lunghezza dell’onda
2° la superficie è piana
Come si può notare dalla tabella “frequenza-lunghezza d’onda” per le frequenze superiori ai 500 Hz (quelle medio e medio alte) generalmente la riflessione su una superficie piana segue le leggi della riflessione ottica. La problematica della dimensione della superficie piana per ottenere delle riflessioni che seguono le leggi della riflessione ottica si ha con le basse frequenze. Se la superficie non è di grandi dimensioni per le basse frequenze si hanno delle “riflessioni diffuse” Al fine di riuscire a capire meglio le riflessioni speculari pensiamo al biliardo. I giocatori di biliardo sanno per esperienza che, nei tiri senza effetto, l’angolo di incidenza è uguale all’angolo di riflessione. La legge del biliardo aiuta a prevedere in modo semplice il funzionamento di un pannello piano acustico riflettente. Quando il suono colpisce un pannello acustico-riflettente convesso si hanno riflessioni dipendenti dalla curvatura della superficie. E’ bene ricordare che le riflessioni acustiche “speculari” hanno una risposta in frequenza è tipicamente piatta, ovvero l’onda riflessa ha esattamente lo stesso contenuto in frequenza dell’onda incidente.